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Mezza Maratona Alpe di Siusi, una gara green e solidale


L’alpeggio di Siusi è il più grande altipiano d’Europa, un esteso giardino di delizie naturali, e come tale merita di essere preservato dai suoi stessi abitanti per le generazioni future. Gli organizzatori della Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi questo lo sanno bene, e da tre anni a questa parte s’impegnano a realizzare la corsa in chiave sostenibile, cercando di influire il meno possibile sugli equilibri locali di “Madre Natura”.

Una mezza “verde”

Dopo il riconoscimento ricevuto l’anno scorso ai Green Events Austria Gala, la Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi si riconferma anche per quest’anno una gara dalla parte dell’ambiente. È arrivata infatti per questa terza edizione della maratonina alpina la certificazione Green Event, ovvero l’attestato della Provincia Autonoma di Bolzano che testimonia la sostenibilità della manifestazione per quanto concerne l’organizzazione e lo svolgimento della manifestazione.

Ma come si è guadagnata la certificazione la Mezza Maratona dell’Alpe di Siusi? Fra le varie azioni messe in atto dall’organizzazione c’è l’uso della raccolta differenziata, accompagnata dalla riduzione generale dei rifiuti e del consumo di energia, l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici e la distribuzione di cibo a chilometro zero.

Una mezza “Solidale”

Oltre alla certificazione Green la 21 chilometri dell’Alpe di Siusi sostiene anche un progetto nel Kenya attraverso la speciale maratona VIP. Questa partecipazione è dedicata a personalità di spicco dell’Alto Adige, che saranno sponsorizzati per un chilometro a testa. Per ogni chilometro gli sponsor della gara doneranno 500 euro per sostenere l’associazione di volontariato Medici dell’Alto Adige per il Mondo.

Fonte COMeta PRess

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.